"
Temi, Adso, i profeti e coloro disposti a morire per la verità, che di
solito fan morire moltissimi con loro, spesso prima di loro, talvolta al posto
loro."
- Guglielmo di Baskerville
Il nome della rosa - Umberto Eco
Ognuno ha le sue verità. Una verità su ogni questione,
su ogni argomento. Alcuni credono di averne così tante da non poter fare a meno
di dispensarle generosamente agli altri. Più che verità sembrano possedere
delle rivelazioni e, come tanti guru, sono animati da smisurata ansia di
proselitismo.
I social hanno solleticato non poco il protagonismo
delle persone e così ognuno crede di avere un pubblico cui dover parlare e
testimoniare le proprie verità.
Ma cos'e la verità? Non è forse
troppo spesso un modo di oggettivare ciò che viene percepito
soggettivamente da molti?
Sarò relativista, scettica,
agnostica o non so cosa, ma prendo istintivamente e laicamente le distanze da
ogni forma di divulgazione del verbo della verità. Con più umiltà, mi basta
formarmi delle opinioni senza alcuna pretesa di ecumenismo. Non mi ci affeziono
neanche troppo, non le cristallizzo. Le mie opinioni sono finestre aperte,
occhi desti sul mondo, tesi sperimentali soggette a costante verifica e
aggiornamento. Sono incerte, come le previsioni meteo. E in questo loro essere
precarie e contingenti riconosco tutta la finitezza e la grandezza della mia
umanità. Quella che mi consente con la riflessione, il ragionamento, il
confronto e la dialettica di arrivare a conoscenze più alte, estese ed
approfondite ma che mi impone, come metodo, il dubbio Cartesiano. Mi piace
pensare che l'aderenza alla realtà, seppure nella sua complessa e mutevole
frammentazione, sia un traguardo già molto ambizioso.
Diffido naturalmente da ogni approccio massimalista che tenda a chiamare verità ciò che, nel migliore dei casi, è una semplice convinzione diffusa.
Diffido naturalmente da ogni approccio massimalista che tenda a chiamare verità ciò che, nel migliore dei casi, è una semplice convinzione diffusa.
Insomma, del mio non essere scaldata dal Sole della fede, cerco di trarre, per quanto possibile, il meglio. Per questo tengo in moto e ben aperta la testa per produrre quell'energia alternativa chiamata pensiero.