Che cos’è l’insonnia se non la maniaca ostinazione della nostra mente a fabbricare pensieri, ragionamenti, sillogismi e definizioni tutte sue, il suo rifiuto di abdicare di fronte alla divina incoscienza degli occhi chiusi…o alla saggia follia dei sogni?
(Marguerite Yourcenar)
8 dicembre, la festa dell’Immacolata apre ufficialmente il periodo natalizio. Nelle case si allestiscono alberi di Natale e presepi mentre nelle strade addobbate a festa si intensifica il viavai. Io no, me ne sto insonne e nervosa.
Mi appare del tutto evidente come il Natale non sia un giorno o una stagione, ma uno stato d'animo, e il mio è pessimo! Non basta lo scintillio delle luci, le canzoni dai buoni sentimenti, il richiamo profano di gratificazioni materiali...tutto mi sembra fatuo e a tratti angosciante. Sarà perché compio gli anni il giorno della Vigilia, o perché la fine dell'anno si accompagna inevitabilmente a bilanci, sta di fatto che in questo periodo avverto più che mai in me il segno del tempo che passa. E allora che fare? Fuggire, isolarmi o perché no, cadere in letargo! Si, farei volentieri come Billy Crystal in "Harry ti presento Sally" quando afferma "Odio così tanto le feste. Ogni anno vorrei dormire dalla vigilia di Natale a Capodanno!”
Ebbene sì, vorrei tanto dormire, recuperare tutte quelle ore insonni e lucidissime che mi hanno accompagnato fedelmente in quest'anno. Dei risvegli felici non ho lasciato traccia poichè dormivo, ma delle notti insonni restano le impronte delle mie parole...
Occhi aperti nel buio
i pensieri mi prendono a schiaffi
il giudizio è impietoso
come un pugno allo stomaco
Non posso sottrarmi
o difendermi
al gorgoglìo sotterraneo della coscienza.
L'unica fuga
alzarsi
arrendersi al quotidiano
o far scivolare l'anima
sulla punta di una biro
asciugando l'inchiostro dalle pareti degli occhi
Mi appare del tutto evidente come il Natale non sia un giorno o una stagione, ma uno stato d'animo, e il mio è pessimo! Non basta lo scintillio delle luci, le canzoni dai buoni sentimenti, il richiamo profano di gratificazioni materiali...tutto mi sembra fatuo e a tratti angosciante. Sarà perché compio gli anni il giorno della Vigilia, o perché la fine dell'anno si accompagna inevitabilmente a bilanci, sta di fatto che in questo periodo avverto più che mai in me il segno del tempo che passa. E allora che fare? Fuggire, isolarmi o perché no, cadere in letargo! Si, farei volentieri come Billy Crystal in "Harry ti presento Sally" quando afferma "Odio così tanto le feste. Ogni anno vorrei dormire dalla vigilia di Natale a Capodanno!”
Ebbene sì, vorrei tanto dormire, recuperare tutte quelle ore insonni e lucidissime che mi hanno accompagnato fedelmente in quest'anno. Dei risvegli felici non ho lasciato traccia poichè dormivo, ma delle notti insonni restano le impronte delle mie parole...
Occhi aperti nel buio
i pensieri mi prendono a schiaffi
il giudizio è impietoso
come un pugno allo stomaco
Non posso sottrarmi
o difendermi
al gorgoglìo sotterraneo della coscienza.
L'unica fuga
alzarsi
arrendersi al quotidiano
o far scivolare l'anima
sulla punta di una biro
asciugando l'inchiostro dalle pareti degli occhi
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